A pelo d’acqua, accovacciato a prua della shikara, Kadir pagaia dolcemente nel Dal Lake. Alle spalle le vecchie case ammonticchiate le une sulle altre di Srinagar, la perla del Kashmir. Lontani i rumori della città coi suoi mercati, le vecchie auto, i boulevard coi doppi filari di platani fin sulle sponde del lago.
Venticinque ore di corriera per lasciare il caldo opprimente e il caos di Delhi fino alla galleria di Jawarhar. Oltre il tunnel si spalanca la verdissima vallata kashmira con le imponenti catene montuose himalayane del Ladakh, il Piccolo Tibet. “Città della bellezza e della conoscenza”, Srinagar per secoli uno dei centri culturali e filosofici dell’Asia. Lo racconta la Moschea del Venerdì, la Moschea di Shah Hamdan e Roza Bal. I giardini Moghul, balconi persiani sulle rive del lago, tra i più belli d’Oriente.